A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


martedì 6 ottobre 2015

L'Eco del pensiero



Quando fu lasciato solo si sentì libero di guardarsi attorno:
la calma dovette costruirsela ma questo non era un problema per lui,
la grande sala era talmente vuota da non avere nemmeno un piano dove posare il copricapo che, stranamente gli avevano permesso di tenere. 
Il luogo pareva consumato da una lenta corrosione; 
probabilmente, pensò, non gli sarebbe bastata la sua agilità da saltimbanco 
per evitare domande e sguardi spiacevoli. 
Non c’è nulla di più crudele a volte dell’etnia umana rifletté 
e l’eco del suo pensiero vagò a lungo in quel luogo. 

Ci fu un tempo in cui i carbonari della parola giocavano, con gli scritti che potevano essere poesia o prosa… seguii, senza mai intromettermi fra i commenti tranne una volta per fare un complimento ad un blogger, per una superba poesia che ho perso, o che non trovo.
Debbo dire che ero rimasta molto delusa del contenuto e della banalità di quasi la totalità di loro, molti infatti sono soliti far propri brani di altri, senza l’aggiunta di un commento una critica… e si dà per buono, che quello che si legge faccia parte del patrimonio animico e sintattico di chi scrive, ma non è così.
Io riporto brani di un blogger che adoro, lontano anni luce dalla mia capacità di mettere per iscritto pieghe dell’anima difficili da analizzare, e lontano anche dalla bella e perfetta scrittura che io sconosco.
Riportare pensieri, frasi aforismi o motti di altri non vuol dire sentire allo stesso modo, ma condividerne i concetti anche lontano dalla sensibilità letteraria che esprimono. 

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili
e dimenticato persone indimenticabili. 
Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo
lo potessero fare, ma anch’io ho deluso. 
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l’eternità. 
Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, 
ma sono stato anche respinto. 
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. 
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. 
Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità, 
ma mi sono bruciato il cuore tante volte! 
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. 
Ho telefonato solo per ascoltare una voce. 
Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. 
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… 
ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… 
ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! 
E la vita non mi stanca… e anche tu non dovrai stancartene. 
Vivi! 
E’ veramente buono battersi con persuasione, 
abbracciare la vita e vivere con passione, 
perdere con classe e vincere osando, 
perché il mondo appartiene a chi osa! 
La vita è troppo bella per essere insignificante! .

4 commenti:

  1. Come sempre apro e vengo qui, è un luogo solitario in cui ascolto la nostra musica... o meglio la musica che mi hai donato, l'eco del pensiero lo sento ancora sopratutto da quando come per magia mi accoglie il concerto di Varsavia.
    La musica della guerra e della distruzione, ma della meravigliosa melodia di pace e serenità che giunge sempre dopo i grandi dolori. Ascolto meraviglioso bimbo con la colomba bianca...
    Gina

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  2. Anche questa colonna sonora è intoccabile: non so perchè certe cose nascono così, non modificabili. Legate a un tessuto segreto che poi scompare dentro la trama e la rende "perfetta".
    Enzo

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  3. Chi meglio di te avrebbe potuto esprimere la simbiosi di più elementi che per magia diventano indivisibili ...
    Ero su RasiallaVita anche li c'è una colonna sonora da brividi...
    Gina

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  4. Vengo qui dopo mesi, mesi belli e pieni di amore, lontana da maldicenze, cattiverie ed invidie, la musica mi accompagna, ed il tempo contribuisce ad abbellire il brutto e la grande ignoranza ....

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Ciao Gina mia