A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


mercoledì 7 agosto 2013

Quando leggo i tuoi post

                              The Black Cat: Christian Schloe

 Provo una sensazione strana quando leggo i tuoi post: qui il quotidiano posato su un letto di foglie metropolitane che muta poi in considerazioni etico politiche. Altrove la tua cultura mitteleuropea che dalle sponde dell’Atlantico s’infrange sul cuore del Danubio e rotola in basso verso il nostro Mediterraneo: sei tu riflessa nel tuo alter ego e in chissà quante altre donne.
Sei “la ritmica circolare che vaga e ritorna”, l’ombra che fugge dal quadro o il bacio mancante per definire la vita? Bisogna lasciar passare l’onda emozionale di un coito intellettuale per poter capire, ma se tu parli di Patria e lo scrivi con il maiuscolo apri una ferita che è un abisso, una foiba piena di cadaveri gettati là dentro per paura di conoscere. Spesso gli assassini sono più vicini di quanto tu possa immaginare. Sei comunque pericolosissima. assorbi i pensieri, li distilli frantumandoli in cento coriandoli luminosi ed eterei, poi me li versi addosso come il liquore della vita che scorre dentro di noi. Sento che ridi adesso e il tuo colore è un’eco lontana, il riflesso di un saluto abbozzato. Fuori di te, fuori di noi c’è lo specchio di un pensiero più alto. Rincorriamolo                                                                                                                                                                 
                                                                                          

                                                                                                  

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Ciao Gina mia