A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


domenica 5 gennaio 2014

Rabbia

Qui o altrove trascino sempre la mia insoddisfazione: non amo la rabbia ma faccio rabbia. Talvolta mi stanco ma non mi sono mai arreso, nemmeno alla sorpresa di ciò che provoco.
Ho attraversato molti mari, reali o presunti: bagni indimenticabili e traversate tempestose; non l’ho deciso io, ho solo fatto da testimone ad epiloghi straordinari, cocci di esplosioni più o meno previste, qualche residuo è rimasto a galleggiare qua e là. Se ci penso vorrei un giorno o l’altro passare a raccoglierli tutti e dare loro il riposo o la vita che meritano.
A furia di scoparmi l’esistenza mi sono immamorato di lei, innamorato sì, senza speranze e senza illusioni. Scrivere mi fa rabbia, pensare pure, amare è inutile, curvarsi sulle linee di una donna essenziale, farsi alitare sulla bocca il suo cervello esaltante…mi sono dovuto legare alla barca per non farmi uccidere dalle sirene anche se, in fondo, potrebbe essere la morte migliore. Questo non è un libro chiuso, la pagina che stai leggendo è aperta, non si chiude mai nulla se resta l’eco dei tuoi orgasmi: c’è solo un tempo diverso e, talvolta, una spinta leggera come una carezza a farti scrivere di nuovo.

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Ciao Gina mia