A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


domenica 2 febbraio 2014

Punto di svolta stasera

 Painting by Odile de Schwilgué

C’è una porta che sbatte dall’altro corridoio, unico rumore di questo pomeriggio. Se vado di là non sentirò che un filo di vento, se mi allontano TAC! 
Il gatto non mi parla da ieri sera, il mondo non mi parla da un paio di mesi e dire che ho un blog, anzi una casa sull’acqua. Ho anche una vita in sospeso e un gran brutto carattere: un anno fa ero un distinto signore adesso sono diventato un ragazzaccio ma è un trucco virtuale. In effetti non sono né l’uno né l’altro.
Scrivo per capire e sono un egoista, ogni tanto incontro uno scoglio più ruvido di me, altre volte una baia piena di vento e me la giro tutta. Enzo ha molte idee ma non è disponibile a qualsiasi cosa, questa può essere una tragedia se mal gestita e tempo fa la tragedia si è compiuta.
Era un giorno uguale agli altri ma lui aveva aperto un blog ed inseguiva un pensiero, il pensiero di una donna e l’idea di un tempo e un’esistenza diversa. Sapeva che era un pensiero pericoloso ma faceva spesso tuffi nelle acque agitate… non per dire ma aveva il brevetto di apneista di profondità. Dentro, anche stavolta e al diavolo tutto il resto; dinamiche prevedibili… i blogger meno, i contorni addirittura improponibili. Enzo pensava di lasciare il gioco aperto e il blog in genere fuori dalla mischia: Enzo aveva valutato male la situazione e sinceramente non aveva previsto la presenza di assoluti deficienti come contorno. Però doveva capire, capire per esempio che in certi casi, per gli altri, è ammessa ogni cosa, anche la più turpe, capire che una persona può impazzire e perdere completamente la misura o giocare dall’alto di una convinzione assoluta: è mio posso farne ciò che voglio! Il guaio era che anche Enzo aveva un’opinione simile.
Accade quello che era logico aspettarsi e il fuoco divampò, le ceneri stanno lì nei blog passati ma non scomparsi; doveva essere una storia come tante all’insegna della mediocrità umana, si espanse diventando anche il paradigma dei rapporti virtuali e dei loro enormi buchi neri.
Tutto dentro: sesso, equivoci, sintassi, amicizie…identità! Il cielo è grigio stasera, forse pioverà, forse l’acqua si porterà via tutta la terra accumulata dalle nostre impotenze.
E’ stasera che Enzo si prende la testa fra le mani e vorrebbe riprendere a fumare. Stasera che i giochi si sono invertiti e la solitudine si vende a prezzi di realizzo. Lascio il gatto sul divano e il cuore spazzato via dagli anni sbagliati, buona musica sapete, un evergreen di quelli che tutti abbiamo amato. Suonerà ancora a lungo: certe volte la verità è un sorriso quieto che ci ostiniamo a cercare lontano ed invece è lì accanto a noi, è il primo bacio che abbiamo dato quello che non si scorda mai e non ti tradisce come invece ti prendono in giro le parole e i discorsi intelligenti fatti solo per altri fini. Basterebbe dire questo semplicemente, bianco, nero, scala dei grigi o colori squillanti ognuno li vede come sa perché convincervi che siete daltonici? Io ero astigmatico e se ne accorsero a scuola: alla visita in prima media il dottore mi diede un ceffone, io non vedevo niente e lui pensava che lo prendessi in giro. Chiamarono mio padre e lui mi portò da un oculista che non mi prese a sberle solo perché il genitore sborsò un bel po’ di quattrini. Conclusione, occhiali!
Ma ci vedo bene e vi dico che sono meglio di quel che scrivo, le lenti hanno corretto l’asse visivo, la cultura ha sfasciato quello cardiaco. Questo pagine sono il risultato.
Stasera mi chiedo se ho trattato male qualcuno e la risposta è un insieme di voci confuse; ho detto qualcuno, grido, e ne rimane solo una. Allora che vuoi? Le chiedo, non ti bastano i demoni e i loro accoliti scodinzolanti che sbavano ad ogni tua foto? No vero? No evidentemente e così all’infinito in una rincorsa che nasconde il senso della ricerca e dell’insoddisfazione. Ho smesso di fumare 6 anni fa, vorrei evitare di smettere d’amare e di scrivere. Domani pomeriggio parto, domani vado a guardarmi in un altro specchio. Al mio ritorno avrò girato un altro angolo e lo sapremo solo io e lei nonostante il blog o la casa sull’acqua

4 commenti:

  1. strega bugiarda20 maggio 2014 15:41
    In questi giorni rileggo con la distanza data dal tempo, e mi trovo come davanti ad un anziano "fiasco" fatto decantare, per assaporarne meglio aromi e retrogusti. Mai l'attenzione è completa, mai si colgono sfumature e verità al primo approccio della pagina, sopratutto quando è colma di fatti e sentimenti, ora so che avrei potuto conoscere quello che mi sarebbe accaduto ma so anche che non l'ho voluto leggere.
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  2. Omericonessuno21 maggio 2014 08:02
    Sai che scrivo "a strati", lo sai bene. Sai anche che per molte delle cose che scrivo la dimensione temporale è un optional, non avrei potuto giocare tanto facilmente in questi anni con i blog se così non fosse. Sappi comunque che l'approccio al "fiasco" muta di volta in volta anche per me che l'ho prodotto: se non lo hai voluto assaggiare in altri tempi dipende dal fatto , sceondo me, che aveva un'aroma troppo intenso. Certe scelte si fanno anche per sopravvivere.
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    2.
    strega bugiarda22 maggio 2014 01:24
    Quando la scrittura è superiore, è come il pensiero "giusto", non ha una valore temporale, se poi si parla di sentimenti ed emozioni, ogni fatto può collocarsi in ogni periodo dell'uomo "pensante".Non c'è nessuna scelta di sopravvivenza,io ho bevuto e continuo piacevolmente ad affogarmi.... è così che sopravvivo.
    Per te ed i tuoi blog penso ad un gioco, ma con te stesso, sono loro gli optional aggiunti o anche eliminati da un sentire impermanente che rende il tutto attraente e misterioso del resto se siamo usciti dalla caverna è stato prima per scoprire e poi per sopravvivenza.
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    1.
    Omericonessuno22 maggio 2014 18:07
    Il gioco prima o poi dovrà finire ma questi testi, i miei testi resteranno? Quando sarà il momento ti chiederò di far loro da vestale. Ma io sarò veramente andato.
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    3.

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  3. strega bugiarda22 maggio 2014 22:27
    Basta una sola persona che li ami e li legga... e tu ne hai moltissime che custodiscono ciò che scrivi, o nel cuore o trascritti o con copia incolla. Io ne conosco tre .....sorrisino.
    Non voglio più sentire parlare di andato e tanto meno finito....
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    1.
    Omericonessuno23 maggio 2014 11:12
    Quelle cui ti riferisci ( escludendo te) non faranno nulla di quanto dici. Passerò come sono passato per tutte le donne della mia vita, per non averle sapute amare abbastanza o per averle amate troppo. Passerò come persona e il ricordo esclusivamente intellettuale resiste soltanto a parità di intelletto o superiore, poi consumandosi un giorno dopo l'altro svanisce. Mi hanno educato a dare l'esempio ma non so se sono stato un buon alunno, ho avuto sempre troppa fretta perchè sfruttavo l'intuito che mi faceva presagire ma adesso...adesso è diverso e il vuoto che ho davanti non sarà riempito se non da queste parole che non hanno nessuno dei valori che contano con le donne e gli uomini. Nessuno, credimi. Un blog poi è solo un fiato, il mio più aristocratico di altri forse ma sempre e solo un fiato.
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  4. strega bugiarda23 maggio 2014 22:18
    In ciò non esiste "in medio stat virtus" ma solo il giusto mezzo, che può essere il non abbastanza o il troppo, ma è quello giusto in quel momento. Poi, quell'intuito per cui sai prima che gli altri dicano o agisci prima che gli altri svelino, rende disarmati e scoperti ai colpi e alle delusioni di chi usa le parole come inganno.
    Le parole servono ad esprimere quei valori che invece contano con le donne e gli uomini. basta guardare e capire... da chi è di esempio.
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    5.
    Omericonessuno24 maggio 2014 14:48
    Gina vorrei non avere quell'intuito, vorrei essere diverso da come sono, vorrei che la giusta misura dimorasse più spesso presso la mia casa. Il MIO modo che non riesco a cambiare non è quello giusto per sopravvivere, figuriamoci per vivere. Ho sempre momenti "sbagliati" che rimpiangono l'occcasione giusta che so esserci ma che sta qualche passo avanti o di lato al mio sentiero; la presagisco, l'amo, la sfioro....è già altrove.
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Ciao Gina mia