A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


sabato 3 agosto 2013

VERITA’ VA CERCANDO CHE E’ SI CARA -

Libertà, giustizia, verità... che bel suono lo sentite? Ti aprono in due parole come queste, se adesso me le ripeto quasi quasi mi commuovo perchè parole così grandi appena le pronunci sembrano nuove. Assolutamente nuove e perfette. Nessuno potrebbe credere che qualcosa possa scalfirle, volano troppo alte. E ci guardano severe Io voglio la verità perchè dal suo ventre sono partorite anche le sue sorelle e sono esseri legati da un unico cordone ombelicale, vivono in simbiosi. La verità che voglio è difficile assai, difficilissima. Tanto che spesso nei miei anni alcuni suoi presunti delegati mi hanno detto che ci voleva tutta una trafila, mettersi in fila, sperare...farsi raccomandare. Ma lei scusi un canusci a nuddu? Sa com'è, la fila è lunga... ma poi quale verità vuole, quella di prima o di seconda qualità. perchè vede, egregio signore, se lei non rumpissi i cabbasisi e fussi chiù modestu, isomma ci sono delle buone verità che stiamo dando in sconto e se lei volesse.... Mi hanno fatto confondere, credo che ci hanno fatto confondere: io volevo l'unica verità, quella che discende dai fatti. I fatti sono veri, chiari, un morto è un morto, una bomba è una bomba, una ragazza uccisa davanti alla scuola è un fatto nero e fumante.
Ma ci sono le ( le chiamano così ) VALUTAZIONI, le analisi, le interpretazioni e, non so come, dopo un po' si mettono al posto della verità. Ah è un vero gioco di prestigio sapete una riedizione di alto livello del gioco delle tre carte. A furia di guardare il rapido movimento delle mani ( le interpretazioni) non sai più dov'è la carta della verità, l'unica che ti farebbe vincere! La verità vorrebbero fottersela tutti ma non l'ama nessuno, lei lo sa e da molto tempo ci ha mandato a quel paese, per ora vive da sola da qualche parte; ha lasciato una specie di tazebao sul muro delle nostre coscienze. C'è scritto:

NON SONO UNA PROSTITUTA, NON VADO DA TUTTI E NON SONO PER TUTTI, SOLO SE HAI UN ANIMO ONESTO DENTRO E SEI DISPOSTO A SOFFRIRE TE LA DO' LA MIA LIBERTA'. ALTRIMENTI ACCONTENTATI DEI SURROGATI DEL SABATO SERA. 

Chi di noi è onesto? Chi è disposto a soffrire, chi a lasciare il comodo rifugio delle proprie convinzioni? Chi guarda dentro il museo degli orrori col rischio di trovarci magari la propria faccia?
Lo stato ( o parte di esso) che ordina e gestisce un assassinio?
Alti funzionari dello stato che sanno e non fanno?
Personalità che gestiscono pubblicamente una democrazia di facciata e in privacy assoluta costruiscono la morte civile?
Un capo di governo, di partito, di regione, di qualsiasi cosa... che conosce ma non c'entra?
Che sa ma non abbastanza?
Che si opererà in tutti i modi e presenzierà a tutte le commemorazioni?
Piazza Fontana, L'Italicus, Pinelli, Calabresi, Bologna, Moro, Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino....non finiremmo mai e lo sapete, oggi possiamo aggiungerci Brindisi. Ma la verità non abita qui, temo sia più lontana nel tempo e nello spazio e sta bene dove sta, qui darebbe un fastidio immenso. Siamo seri una volta almeno, la verità è scomoda per tutti nessuno escluso, anche per quelli che non c'entrano o non c'erano che avrebbero voluto ma, che il male è di questo mondo.... Palermo la mia città è un esempio magnifico di mancate verità, in questo come in tante altre cose un paradigma di confronto intellettuale impietoso e terribile. Non si arriva all'orgasmo della vita e delle verità se non attraverso la morte delle menzogne. Quanti noi sono disposti a crepare? Prima o poi riparleremo di Capaci.

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Ciao Gina mia