A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


sabato 1 febbraio 2014

Una linea sottile

Sfoglio con attenzione le pagine di questo blog, ne studio le righe e resto silenzioso ad ascoltare l’eco di parole ormai lontanissime: in fondo non mi dispiace sia così. Ho una lucida coscienza di me stesso, non crediate sia privo di capacità di auto valutazione: un blog gestito dal sottoscritto non poteva essere diverso né poteva aspirare a simpatiche levità sociali. Lo dico senza orgoglio ma con pacata rassegnazione, ho piena coscienza dei miei limiti. Resterebbero tali anche se venissi colonizzato da una febbre nuova e trascinante. Giungere alla conclusione che è impossibile salvarsi, ecco il concetto primordiale che si stampa alla fine della risma di fogli che la mia mente ha prodotto in questi anni. C’è una linea sottile che divide il sogno, l’immaginazione dalla realtà; questa notte silenziosa e tiepida me la fa sembrare nuovamente accessibile. Quella linea l’ho attraversata molte volte nei miei anni, tante da confondere i confini delle diverse percezioni. Ma questa notte davanti allo jonio pieno di sussurri voglio gettare la mia vita oltre il rimbalzo continuo tra ciò che è e ciò che sarebbe stato; una parte di me resterà qui, lo so, a far da specchietto per le allodole…
l’altra voglio dividerla con chiunque passi da queste parti e abbia un sorriso per l’eternità.

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Ciao Gina mia