A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


martedì 17 settembre 2013

La sintesi come una malattia

Stimolato da un quid in più nella scrittura che incontro divento attentissimo e ruvido, analitico oltre misura e scomodo: spesso trovo indoli più scomode della mia e amen.  La levità come l’ombrosità, la luce e lo scuro non sono difetti in sè, dipende da altre circostanze farle diventare una cosa piuttosto che un altra.
Io rispetto tutto quanto è rispettabile anche se diverso da me, ho trascorso una vita a contatto con “le differenze” da me, il web ne è solo l’ultimo esempio; c’è chi ritiene la rete inadatta  a UN CERTO TIPO DI LUNGAGGINI io no, non obbligatoriamente, non vedo dove sia il problema, ognuno scrive come può e come sa e c’è spazio per tutti. Personalmente non amo il tipo di web- chat che inizia a diventare sempre più presente… Io riesco a concentrarmi e dilatarmi, tu forse no.

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Ciao Gina mia