A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


giovedì 19 settembre 2013

POST MERIDIEM FT

Tokoha Matsuda Untitled (Falling Leaves) 

Sono sempre troppo cinico e poco propositivo? Racconto un’ipotesi di realtà che vedo solo io? No, si tratta di realtà nuda e cruda a 150 anni dall’Unità; il cinismo nasce dalla profonda delusione di un’Unità di comodo, esclusivamente letteraria, senza nerbo e senza popolo. Napolitano e gli altri fanno finta di non sapere che questa Unità di cui tanto cianciano ha fatto più ricco il Nord e ridotto il Meridione ad una colonia amministrata prima dai Piemontesi, oggi dai mafiosi o da tangentari ante litteram che fanno solo incetta di denaro. Nel mentre dal palco proclamano che il sud, l’immigrazione clandestina, la solidarietà nazionale(!!!), la crisi economica… sinceramente pare che 150 anni siano passati invano. E Umberto Bossi con il ghigno sempre più obliquo pensa agli affari della Padania. Questo è un paese in cui, fatta eccezione per pochi, la cosa pubblica diviene cosa privata; in cui gli scandali economici hanno come inspiratori governi e uomini politici; in cui la piaga del trasformismo è diventata una creatura perfetta e quindi la destra non ha alcuna remora a divenire sinistra e viceversa. Tutte le sere guardo arrivare la sera e sogno il Gattopardo ma vedo passare solo gli Uzeda. Non c’è nessuno tra le fila del PdL o del Pd o dell’ IDV etc. etc. che somigli anche lontanamente ad un Giolitti e non c’è nessuno che abbia la coscienza storica che quando egli abbandonò il suo incarico di primo ministro non vi fu più nessuno in grado d’arrestare la marea montante del fascismo. Tutte le sere attendo che muti il colore del cielo e le palme si disegnino scure contro il cielo della mia città: se penso a Berlusconi o a Bossi sorrido. In fondo queste strade e l’aria che vi si respira restano quanto di più vicino ci sia al mio sogno; sorrido pensando alle dinamiche storiche e sociali che hanno attraversato questa lunga penisola e non sono poi certo che la mia visione “dal basso” sia scomoda. Attendo altri proclami, altre prese di posizione e penso a Valentina che mi dice cose terribili con un sorriso ammaliante. Non so cosa mi sia successo e non so neanche quando sia successo ma sorrido anche al pensiero degli anonimi e della stupida querelle che essi hanno innescato su questo e altri blog nel corso degli anni Tutte le sere attendo la sera: prima o poi verrà la notte e dunque un altro giorno con un sole chiaro, netto, caldo. Siciliano. “Un caffè, per favore”- Subito dottore.

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Ciao Gina mia