A GINA, quello che ogni donna dovrebbe essere per un uomo, il suo alter ego


domenica 1 settembre 2013

Nessuna certezza FT

                                                     Ritratto di  Bruno Bruni

Nessuna certezza? Tutte le certezze! I maschi son tutti facilmente conquistabili: non ne ho conosciuto uno che sia uno che non fosse disposto a una serie di pazzie solo per due gambe ben accavallate. Per gli uomini la faccenda è un po’ più complessa, sopratutto se sono giovani e credono che il mondo sia alla loro portata. Inevitabilmente finiscono per considerare le donne alla stregua di un bellissimo paesaggio, di una contrada lussureggiante da “colonizzare” appunto. Forse sono costoro i “colonizzatori dell’anima” ai quali molte donne si riferiscono. Ma le certezze finiscono qui, dopo comincia il territorio degli uomini feriti, col pene in diretta comunicazione col cervello, il territorio degli uomini che non hanno mai dimenticato di essere stati donna. Per costoro non esistono donne impossibili da conquistare: semplicemente esistono le donne e si sceglie guardandole negli occhi attraverso i movimenti delle loro mani, delle labbra, del seno,annusando l’aria che le circonda e annullando in breve tempo tutti i giochetti che coprono il profumo vero di un incontro.
Per questo genere d’uomini è difficile incontrare una donna “adeguata”: gusti troppo difficili, naso troppo fino, testa non in vendita, eccessiva sincerità, il proprio seme non barattabile, un carattere impossibile insomma. Questi, però, non pensano mai che sia fatta, nemmeno durante un coito, ma amano osare perchè la solitudine a volte è difficilmente gestibile. Restano soli e soli muoiono come sono vissuti, sorridendo all’idea di quelle poche donne che si sono fermate per qualche tempo a dirsi d’amore con sensuale fragranza. Non so perchè ma credo che anche loro, infine, diventino tipi da non amare. Devo dirti con franchezza che non ho mai amato chiudere in una definizione, per quanto complessa e articolata, alcuni aspetti del vivere erotico-sentimentale dell’uomo.Ho incontrato spesso nella mia vita uomini castellano e donne cavallerizze erranti. Non so se ciò dipende dalle nuove stagioni sociali (dal 68 in poi) in cui mi son trovato a vivere o da una pura e fortuita casualità. Alla fine l’unica cosa che mi sento di sottoscrivere è la tua frase finale “Voi uomini ci perfezionate; ma noi vi consolidiamo”, solo per l’ultimo stralcio però, ho conosciuto un solo uomo capace di migliorare una donna e decine di donne capacissime invece di trasformare un uomo, consolidandolo…o distruggendolo! Solo un uomo con una forte componente femminile può reggere a una simile metamorfosi.

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Ciao Gina mia